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Dr. F. Ricciardi
Medico Spec. in Fisiatria, Medico Osteopata (M.D.O.)
Nato a Lauria ( PZ ) il 23 dicembre 1964 .
-Laurea in Medicina e Chirurgia l’11-04-1994 presso l’ Università degli Studi di Napoli “Federico II”.
-Specializzazione in Medicina Fisica e Riabilitazione l’11-11-1998 presso l’ Università degli Studi di Bologna ( Istituti Ortopedici Rizzoli ).
-Borsa di studio per la ricerca dal 1° luglio 1999 al 30 aprile 2001 presso Servizio di Recupero e Rieducazione Funzionale degli Istituti Ortopedici Rizzoli .
-Anno 2001 Diploma Inter-Universitario di Specializzazione in Medicina Manuale Osteopatica presso l’Università di Parigi Nord “Leonard de Vinci “ de Bobigny – Francia —Dal 2002 Vice-Presidente AMOI (Associazione Medici Osteopati Italiani)
-Dal 2003 al 2006 Direttore Didattico : Scuola Triennale di Formazione in Terapia Manuale e discipline complementari (BO).
-Dal 2004 al 2006 Direttore Didattico: Master Biennale per la Formazione di base in Terapia Manuale e Osteopatia (BO).
-Dal 2006 Presidente Istituto Italiano Terapia Manuale
-Dal 2006 Direttore Didattico: Scuola Biennale di Formazione in Terapia Manuale Osteopatica (IITM School , BO-MI).
-2011 Diploma EROP (Registro Europeo Medici Osteopati )
Durante il percorso universitario frequento il centro isocinetico della clinica ortopedica del II° policlinico di Napoli, ma un vero reparto di fisiatria non esisteva. Per questo motivo, subito dopo la laurea, rinuncio al concorso di specializzazione e decido che il mio futuro formativo sarà altrove. La scelta di Bologna e soprattutto degli Istituti ortopedici Rizzoli nasce dalla volontà di frequentare un centro all’avanguardia che soddisfasse le mie aspettative. Al primo tentativo vinco il concorso di specializzazione ed inizia il mio percorso post-laurea . Ritrovo , con mio grande stupore , quella stessa macchina isocinetica, che avevo imparato a conoscere bene a Napoli e che stranamente nel reparto di fisiatria del Rizzoli era inutilizzata. Attivo, grazie ai tutor ed al primario, quel servizio ritagliandomi uno spazio di autonomia, che mi permette anche di scoprire tanti fisioterapisti bravi, a cui con umiltà chiedevo spiegazioni delle tecniche riabilitative che utilizzavano e che spesso mi guardavano sbalorditi, perché i rapporti tra il fisiatra e fisioterapisti non sono stati mai idilliaci. Sempre, per quella benedetta macchina isocinetica, mi giunge una proposta di lavoro da parte di un grande centro riabilitativo di Bologna, proposta che accetto senza alcun compenso, perché già in specialità, sicuro che poteva arricchire la mia esperienza. Fu in questo centro, che conosco il dott. Saverio Colonna, un ortopedico, che mi propone di seguirlo in ambulatorio e con cui instauro, fosse perché corregionale, uno stretto rapporto di collaborazione. Saverio, ben presto, mi apre lo sguardo su un mondo nuovo, affascinante, quello della medicina manuale e dell’osteopatia, resto attratto dal suo modo di interagire col paziente, dalla efficacia immediata delle sue tecniche. Inizio quindi ad utilizzarle ed a provarne l’efficacia. In quegli stessi anni partecipo al primo corso a Milano, quello di Marcel Bienfat, un padre della terapia manuale osteopatica e spesso insieme ad alcuni colleghi mi reco sempre a Milano di domenica a lezioni private pratiche di terapia manuale con Colombo e la sua scuola, i pionieri della osteopatia in Lombardia. Nel 1998, Saverio, ormai un amico fraterno, mi propone di organizzare una scuola di osteopatia con l’università di Parigi Nord, riservata a medici, subito dopo una scuola di terapia manuale per fisioterapisti e poi ancora una di posturologia . In quegli anni ho modo di conoscere tanti docenti anche stranieri. Ma ben presto sento la necessità di approfondire i miei studi avvicinandomi all’osteopatia viscerale e craniale, un po dimenticate dalla scuola francese e che avevo avuto modo di sperimentare, in un centro Handikap di ferrara, su pazienti incapaci di intende e volere; quelle tecniche sul cranio, davano loro tranquillità e io scoprii che le “ossa della testa si muovevano”. Frequento diversi corsi, iscrivendomi nuovamente anche ad un scuola di osteopatia dove mi rendo conto, dopo il primo anno, di essere inadeguato perché penso già con la mia testa , utilizzo le tecniche a modo mio e cosa sorprendente funzionano. Fu allora che matura in me l’idea di costruire una mia scuola, dove insegnare quello in cui credevo e nello stesso tempo sperimentare, se quelle tecniche, avevano un riscontro anche con gli altri operatori che si formavano. Nasce così, nel 2006, l’IITM, l’Istituto Italiano Terapia Manuale, una scuola che mi ha permesso di insegnare , sperimentare, imparare, ma soprattutto, mi ha permesso oggi di costruire questo centro, in parte per ripagare i tanti che si iscrivono alla scuola, offrendo loro un polo clinico didattico e in parte per soddisfare la mia voglia di sperimentare. Per questo ho scelto due amici, Stefano e Mattia, con cui ho condiviso in questi anni, la passione per lo studio, per la ricerca, di cui ho potuto constatarne le capacità manuali e la serietà, con l’intento di costruire un centro medico specialistico che sia apprezzato dai cittadini oltre che dagli studenti. E con l’entusiasmo di un ragazzino di cinquant’anni mi preparo a questa sfida.
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